PESCATO NELLA RETE


Bufala: "In Canada il vaccino ha fatto aumentare i casi di epatite B"


= citazione di un antivaccinista        = il mio commento







Su facebook sta circolando un'infinità di disinformazione contro le vaccinazioni, diffusa dai movimenti antivaccinali. Uno degli esempi è questo grafico con cui l'autore cerca di dimostrare che in Canada con l'introduzione della vaccinazione i casi di epatite B sono fortemente in aumento, a pari passo con la copertura vaccinale. Per non contribuire alla diffusione di questa disinformazione ho aggiunto l'avvertimento che è solo una bufala.

Le fonti citate a sostegno della tesi sono ineccepibili:

  • Per la copertura vaccinale dell'infanzia, il sito dell'Organizzazione della Sanità

  • Per i casi di HepB segnalati, il sito della Sanità Pubblica Canadese (Public Health Agency Canada). Per vedere il numero di casi di epatite B segnalati si deve scegliere con la finestra a discesa "vaccine preventable diseases" e poi l'anno.
Quindi una persona che si fida ciecamente degli antivaccinisti non avrebbe motivo di credere che si tratti di pseudoscienza.

Invece questo è solo un tipico esempio di un uso improprio della letteratura scientifica!

A parte il fatto che correlazione non è causazione (una semplice verità che da sempre viene ignorata dagli antivaccinisti), non basta guardare i numeri, senza approfondire che cosa rappresentano in realtà.

Con una veloce ricerca si viene a sapere che in Canada i casi di epatite B ACUTA sono fortemente diminuiti, a partire dall'introduzione della vaccinazione agli inizi degli anni novanta (e non solo nel 2003 come viene fatto credere con il grafico) quando la vaccinazione era raccomandata per gli adolescenti (da 9 a 13 anni), per tutti i neonati di madri portatrici cronici del virus (anche in Canada si fa lo screening dell'epatite B in gravidanza) e per i soggetti ad alto rischio. Nel 1998 è stata introdotta la vaccinazione universale anche per i bambini nel secondo mese di vita, ma solo in alcune province e territori del Canada. La raccolta dei dati della copertura vaccinale invece è cominciata nel 2003 (ecco perché le barre verdi che si vedono nel grafico cominciano nel 2003).



Fonte: Canada: WHO and UNICEF estimates of immunization coverage: 2012 revision

Anche oggi in Canada il calendario vaccinale cambia da provincia a provincia. Ci sono regioni in cui è rimasta la sola raccomandazione per i ragazzi tra 9 e 13 anni, dei neonati di madri potratrici del virus e le persone ad alto rischio, mentre in due territori del nord (Northwest Territories e Nunavut) si vaccinano tutti i neonati che poi ricevono un primo richiamo a 1 mesi di vita e un secondo rispettivamente a 6 o 9 mesi. Questa differenza rispecchia la diffusione del virus nelle varie parti del Canada e fra gli esperti è un fatto molto conosciuto che fra la popolazione indigena l'incidenza è particolarmente alta.

In questa pagina del sito della Sanità Pubblica del Canada è possibile consultare il calendario vaccinale per l'infanzia di ogni provincia e territorio:

Public Health Agency Canada - calendari vaccinali

La copertura vaccinale che si vede nel sito dell'OMS e a cui si riferiscono le barre verdi nel grafico, rappresentano solo la vaccinazione per la prima infanzia, non quella degli adolescenti e degli adulti ad alto rischio che era cominciata già all'inizio degli anni novanta.

Nel 1998 è stato introdotto un sistema di sorveglianza rafforzato (Enhanced Hepatitis Strain Surveillance System (EHSSS)) e inoltre da quell'anno alcune province e territori segnalano anche i casi di epatite cronica. Questa è la spiegazione per il forte aumento della curva. Prima rappresentava solo i casi di epatite acuta e indeterminati (con risultato dell'esame non chiaro quindi da confermare con ulteriori esami) mentre dopo includeva anche i portatori cronici.

Se si considera solo i casi acuti e indeterminati, il tasso medio è sceso da 10.8 per 100.000 abitanti nel 1990 a 1,7 per 100.000 abitanti nel 2008:

Confrontando questo grafico con quello che è stato preparato dai movimenti antivaccinali, ci si rende facilmente conto di quanti casi della curva del grafico che gli antivaccinisti hanno messo in circolazione siano da attribuire ai portatori cronici che prima non venivano segnalati.

Importante: la riduzione riguardava soprattutto le coorti per cui la vaccinazione era stata raccomandata. La maggior parte dei casi di epatite acuta segnalati era in persone della fascia d'età tra 25 e 54 anni.

Nel seguente grafico la suddivisione per gruppi di età.

Nel documento "Epi-Update - Brief Report: Hepatitis B infection in Canada" si legge nella sezione "Discussione" che negli ultimi anni il numero di casi di epatite B acuta nella coorte da 0 a 24 anni si è stabilizzata e che questo è probabilmente dovuto, almeno in parte, al sostanziale aumento di casi fra la popolazione di persone che non sono nate in Canada (bambini adottivi e immigrati che provengono da paesi nei quali non è ancora stato adottato un programma vaccinale di massa contro il HBV).

Bibliografia:

Epi-Update - Brief Report: Hepatitis B infection in Canada

Public Health Agency Canada - calendari vaccinali

Canada: WHO and UNICEF estimates of immunization coverage: 2012 revision

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