PESCATO NELLA RETE


L'efficacia del vaccino antimorbillo - il caso USA


= citazione di un antivaccinista        = il mio commento


"In Paesi come gli USA, in cui la vaccinazione e stata praticata largamente, dapprima si e registrato un crollo di incidenza della malattia, ma dai primi anni '90 la frequenza sta tornando ad aumentare per l'insorgere di epidemie tra bambini di eta superiore ai 6 anni, soprattutto adolescenti e giovani adulti, precedentemente vaccinati.

Nel 1989 i Centers for Disease Control and Prevention (CDC) hanno affermato che: tra bambini in eta scolastica, le epidemie di morbillo si sono manifestate in scuole con un livello di vaccinazioni maggiore del 98%. Sono avvenute in tutte le parti del Paese, anche dove per anni non si erano riscontrati casi di morbilloh. I CDC hanno anche riportato un'epidemia di morbillo in una popolazione vaccinata al 100%."

Pagina 191 del libro "Bambini supervaccinati", - Eugenio Serravalle, Editore Il Leone Verde - prima edizione 2009



Pur di provare la sua tesi che il vaccino antimorbillo non è efficace, il dott. Serravalle ci presenta un episodio accaduto 20 anni fa. A quell'epoca si praticava il vaccino MPR a dose unica. Nel frattempo l'esperienza ha insegnato che dopo una sola dose circa il 5% dei vaccinati non risponde al vaccino. Dopo la seconda dose (che va fatta a partire da almeno 4 settimane di distanza dalla prima) ca. il 99% dei vaccinati sviluppa un'immunità.

Perciò quando negli USA c'era ancora la raccomandazione di un'unica dose MPR, nel corso degli anni il numero dei non-responder è via via cresciuto finchè erano abbastanza da permettere al virus di provocare un'epidemia anche in una comunità ben vaccinata.

Questo punto era stato raggiunto nel 1988 e Serravalle ha saputo usare nel suo libro questo vecchio avvenimento per far credere che il vaccino non abbia una protezione adeguata. Non informa il lettore però che dopo quell'esperienza sono state cambiate le raccomandazioni da 1 dose a 2 dosi. Questo, e ovviamente l'altissima copertura di vaccinazione, ha permesso alle Americhe (Nord e Sud) e anche ad altri paesi di eliminare del tutto il morbillo. Ormai in questi paesi ci sono solo pochissimi casi, e si tratta sempre di importazione della malattia dall'estero dove questo circola ancora liberamente a causa di una troppo bassa copertura vaccinale.

E' anche interessante conoscere la frequenza di complicazioni da morbillo durante l'epidemia del 1990.

  • Totale: 22,7%
  • Otite media: 6,6%
  • diarrea: 9,4%
  • pneumonia: 6,5%
  • encefalite: 0,1%
  • morti (suspected measles-associated deaths): 3,2 casi ogni 1000 casi registrati (di cui il 91% non era vaccinato). Anche questo è un dato che il dott. Serravalle evidentemente non ritiene degno di nota)

Per dimostrare meglio l'assurdità dell'argomento che Eugenio Serravalle usa nel suo libro e che conoscevo già da prima perché viene spesso usato dagli antivaccinisti, ho preparato i seguenti grafici.

E' interessante vedere messo nelle giuste proporzioni l'epidemia del 1988. Fa anche pensare il fatto che nell'epidemia del 1990 ci sono stati 89 morti e 36 casi di encefalite. Se si riporto poi questo numero alle epidemie che ci sono state nell'era prevaccinale, ci si può immaginare quanti drammi il vaccino ha evitato solo negli Stati Uniti, infatti all'epoca ci sono stati ogni anno in media 450 casi di morte per morbillo.





Link per approfondire:

Current Trends Measles -- United States, 1990

Update: Measles --- United States, January--July 2008

CDC: Measles Outbreak

Vedi anche il post nel mio blog "Vaccinar...SI" sul tema "Vaccino antimorbillo: l'efficacia"


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