Revisione di libri di anti-vaccinisti


   Capitolo 2

"Le Malattie Infettive dei Vaccini di Oggi"


2.1. Morbillo

L'autore descrive il morbillo come una malattia di moderata gravità cioè "un'infezione autolimitante di breve durata". Tutte le informazioni sono contenute in un paragrafo di 5 righe e mezzo. Ci racconta delle chiazze rosse, della febbre, dei sintomi a carico delle vie respiratorie tra cui raffreddore e tosse. E basta. Non informa il lettore nè della grave e prolungata immunodepressione che caratterizza questa malattia, nè l'alto tasso di mortalità, anche nei paesi industrializzati (1 su 1000 ca.), nè parla delle gravi complicanze come l'encefalite che può portare alla morte oppure causare un danno cerebrale permanente, nè della polmonite che è la causa di morte di molti dei casi a esito letale, nè delle complicanze minori (nei paesi industrializzati) come la diarrea, e l'otite etc. E non ci informa nemmeno della complicanza fra le più terribili, la SSPE (subacute sclerosing panencephalitis) i cui sintomi compaiono in media 7 anni dopo la malattia e che è sempre mortale (distrugge il cervello). Questa complicanza che viene sempre provocata dal virus selvaggio del morbillo avviene molto più spesso di quanto si pensasse una volta e il rischio è più alto per bambini che si ammalano di morbillo durante i primi due anni di vita.

Per Acerra è molto più importante informare i lettori del suo libro che questa vaccinazione è facoltativa.

Per le "Note controindicazioni" del vaccino ci rimanda a quelle che verranno descritte a proposito della rosolia. Quindi giriamo pagina per leggere le "Note controindicazioni del vaccino contro la rosolia". Qui apprendiamo che se una persona ha già avuto il morbillo e viene vaccinato, il vaccino "cancella" gli anticorpi preesistenti per sostituirli con anticorpi temporanei (lui la definisce immunità artificiale). Dice che questo principio vale sia per la rosolia, che per il morbillo e anche la parotite. Naturalmente non è assolutamente vero - e logicamente non cita ricerche scientifiche a sostegno (per il semplice motivo che queste non esistono, visto che si tratta di un urban-legend inventato da qualche anti-vaccinista e ricopiato da Acerra).


2.2. Rosolia

L'autore descrive la rosolia come malattia non pericolosa nei bambini, che non richiede terapie mediche. Spiega con poche parola l'andamento clinico e poi ci ricorda che in Italia questa vaccinazione non è obbligatoria.

E' vero che questa malattia è di solito non pericolosa per i bambini, ma è molto significativo che Acerra non informa nemmeno con una sola parola in quali casi questa malattia diventa pericolosissima. Se una donna nel primo trimestre della gravidanza viene attaccata dal virus, questo può attraversare la placenta e infettare il feto con esito molto grave.

Cito da "Medicina e Biologia" Zanichelli (ISBN 88-08-21310-2):

"Rosolia congenita: L'infezione se viene contratta dal feto durante i primi tre mesi di gravidanza può danneggiarlo o danneggiare il neonato. Il danno può essere così grave da determinare la morte del feto, oppure indurre a malformazioni: danni cardiovascolari (pervietà del dotto di Botallo, stenosi dell'arteria e della valvola polmonare), difetti del sistema nervoso centrale (ritardo mentale), difetti uditivi e oculari (retinopatia, cataratta, glaucoma, microftalmia)

E' proprio per evitare questo che il vaccino è stato sviluppato e per questo viene raccomandato di vaccinare tutti i bambini, maschi e femmine, dopo l'anno di età (insieme al morbillo e la parotite, 2 volte). Solo in questo modo si evita il rischio che i bambini trasmettano il virus a una donna incinta di pochi mesi, che non ha gli anticorpi contro la rosolia.

Perché Acerra tace su questo fatto importante? Non credo proprio che ignora questo rischio della rosolia...


2.3. Parotite

L'autore non informa per niente sulle possibili complicanze di questa malattia che sarebbero:

Complicanze della parotite (Frequenza nei casi)

meningite asettica benigna: 1 ogni 20
pancreatite: 1 ogni 25
sordità: 1 su 30.000
encefalite: 1 su 50.000
orchite: 4 ogni 10 nei maschi aduti
morte: 2 su milione

Fonte: www.levaccinazioni.it

L'orchite (infiammazione dei testicoli) può causare la sterilità se contratta da uomini adulti. Lorenzo Acerra non menziona nel capitolo della parotite questa ben conosciuta e grave complicazione. Ci ricorda però puntualmente che la vaccinazione è facoltativa e trova addirittura più importante informare i lettori del suo libro sulle controindicazioni del vaccino MPR (morbillo+parotite+rosolia) dicendo:

"la vaccinazione tripla ai 15 mesi MPR andrebbe differita in caso di malattie acute, con o senza febbre, ma con rilevante sintomatologia generalizzata, soprattutto per evitare la sovrapposizione della sintomatologia determinata dall'affezione in questione con quella di possibili eventi avversi legati alla vaccinazione."

Questo non significa però che se si vaccina un bambino con una malattia in atto, il rischio di eventi avversi aumentano. Si tratta solo di una precauzione perché sintomi della malattia potrebbero poi venir attribuiti al vaccino ed è molto difficile stabilire se dipende effettivamente dal vaccino oppure no.


2.4. Influenza

Come ho già spiegato nell'introduzione, nel calendario vaccinale per l'età evolutiva non è contenuto il vaccino contro l'influenza. Lorenzo Acerra scambia l'Haemophilus influenzae B (HIB) che è un batterio che può provocare sia la meningite che epiglottite (che può portare entro pochissimo tempo a morte per soffocamento), la sepsi ed altro.

Perciò lascia il lettore totalmente all'oscuro del fatto che il calendario vaccinale offre ai bambini una protezione da questa pericolosa malattia.


2.5. Pertosse

Anche qui l'autore non informa del pericolo maggiore di questa malattia, cioè che bambini molto piccoli possono morire perché anzichè tossire smettono di respirare. Un certo numero da casi di SIDS (morte in culla) è dovuto a un'infezione di pertosse non diagnosticata.

Ci descrive la malattia solo come una forte tosse spasmodica, specialmente la notte, interrotta da inspirazioni numerose e stridenti. Non dice nemmeno che questa malattia ha un decorso molto lungo, per settimane e a volte addirittura mesi. Più volte al giorno il bambino sperimenta la paura di soffocamento e spesso vomita dopo gli attacchi che possono essere molto numerosi. E' un'inutile sofferenza - anche se si tralascia il pericolo mortale che rappresenta per i bebè - ed è prevenibile con un vaccino.

Al paragrafo "Note controindicazioni del vaccino" ci propone una vecchia bufala che gli anti-vaccinisti di tutto il mondo diffondono imperterriti da molti anni ormai.

Dicono che nel 1975 il Ministero della Salute giapponese posticipava la vaccinazione dal secondo mese al secondo anno di vita e che da quel momento i casi di morte di SIDS in quel paese sono completamente sparite.

In realtà le morti per SIDS non sono affatto sparite (anzi, sono leggermente aumentate). Non le morti sono sparite ma semplicemente essendo una diagnosi che si riferisce esclusivamente a bambini fra 0 e 1 2mesi, morti improvvisamente senza cause note, non c'erano più segnalazioni di SIDS come possibili eventi avversi alle vaccinazioni, visto che le vaccinazioni erano state spostate al secondo anno di vita.

Cioè i bambini sono morti di SIDS come prima, con l'unica differenza che non essendoci stata nessuna vaccinazione prima della disgrazia, nessuno si sognava di segnalarlo come ev. danno da vaccino.

Lorenzo Acerra ci spiega che nel 1981 in Giappone la vaccinazione antipertosse fu abolita del tutto. Poi prosegue: "Così, a partire dal 1975, la mortalità nei primi mesi di vita si azzerò in tutta la nazione, ma aumentò l'incidenza di meningite al secondo anno di età (fino alla sospensione del vaccino nel 1981).

Fa credere al lettore che il Giappone non vaccina più contro la pertosse a partire dal 1981. Vero è invece che nel 1981 hanno introdotto il vaccino antipertosse a-cellulare.

Vediamo ora che cosa ha provocato la decisione del Giappone di sospendere e poi posticipare il vaccino anti-pertosse.

La vaccinazione contro la pertosse è stata introdotta nel lontanissimo 1947. Nel 1974 si registravano solo pochi casi di pertosse e nessun caso di morte. Nell'inverno 1974/1975 sono morti due bambini in collegamento temporale della vaccinazione e i movimenti contrari alle vaccinazioni chiedevano la sospensione del vaccino. Dicevano fra le altre cose che il vaccino non era più necessario, visto che ormai c'erano solo pochi casi di pertosse. La vaccinazione è stata spostata all'età di due anni. Nel 1976 la copertura di vaccinazione era calata dal 80 al 10% e nel 1979 si è registrata un'epidemia di pertosse con 13.000 casi e 41 morti!


Dal 1989 in Giappone si vaccina nuovamente all'età di 3 mesi. Era stato un grosso errore, sospendere e spostare il vaccino contro la pertosse. E' costata la vita a 41 bambini in un solo anno.


2.6. Epatite B

I sintomi di questa malattia, secondo Lorenzo Acerra, sono la comparsa di ittero, colore scuro dell'orina per la presenza di pigmenti biliari e colore cretaceo delle feci per la mancanza di pigmenti biliari.

Questo è tutto quello che ci dice a proposito dell'epatite B. Non gli sembra importante informare i suoi lettori che un'infezione di HVB - a parte il fatto che può avere un decorso fulminante con esito letale - può anche diventare cronica e provocare gravi malattie del fegato fino al cancro. Più piccolo un bambino è quando si infetta di questo virus, più alto il rischio di diventare un portatore cronico. I portatori cronici non solo hanno un rischio elevato di ammalarsi più tardi nella vita di cirrosi epatica o cancro al fegato, ma per tutta la vita possono infettare altre persone con questo virus.

Alla voce "Stato della vaccinazione infantile" leggiamo che nel 1998 la Francia ha sospeso l'obbligatorietà di questo vaccino a causa di gravi documentati effetti collaterali.

Nel 1998 in Francia l'offerta della vaccinazione anti-epatite B agli adolescenti nelle scuole è stata sospesa a causa di sospetti INFONDATI che il vaccino potesse causare o peggiorare la sclerosi multipla. In Francia si verificavano alcuni casi di sclerosi multipla in persone vaccinate contro l'epatite B. Gruppi di anti-vaccinisti si sono mossi e l'avvenimento veniva riportato dei mass-media. Per stabilire un nesso causale fra vaccino e malattia non basta però il solo fatto che alcune persone che hanno contratto la malattia erano anche state vaccinate contro l'epatite B. Studi epidemiologici in diversi paesi non hanno confermato un nesso causale. La maggioranza delle persone affette da sclerosi multipla non è affatto vaccinata contro l'epatite B. Ottimi studi hanno chiaramente smentito che il vaccino in questione possa essere responsabile di qualunque malattia del sistema nervoso centrale.

Qui si può leggere una dichiarazione dell'OMS del 1997 riguardo la decisione della Francia di sospendere parzialmente il vaccino contro l'epatite B:



Dal sito www.levaccinazioni.it

In Italia, prima dell’introduzione del vaccino, erano segnalati circa 3.500 nuovi casi di epatite B all’anno; questa cifra non tiene conto del fenomeno della sottonotifica (una parte dei casi non vengono segnalati) né delle infezioni che decorrono senza sintomi. Il tasso medio di prevalenza dei portatori cronici nella popolazione italiana era del 2%, con punte del 6% in alcune regioni e in alcune aree metropolitane. I dati di sorveglianza indicano che nell’ultimo decennio l’incidenza della malattia si è notevolmente ridotta e nel periodo 1992-97 vi è stato un 40% in meno di casi rispetto al periodo 1988-91. Nelle classi di età 0-14 anni e 15-24 anni le riduzioni osservate nell’incidenza sono state rispettivamente del 66% e del 59% (Istituto Superiore di Sanità. Epatite B, in: www.simi.iss.it).

Lorenzo Acerra sembra ignorare che qui si tratta del primo vaccino anti-cancro perché si prevengono molti casi di cancro al fegato.


">2.7.
2.6. Polio

Lorenzo Acerra scrive sulla poliomielite: "(...) i casi di polio paralitica sono diventati un fenomeno visibile statisticamente con l'introduzione delle vaccinazioni antipolio, in ogni singola nazione e secondo le relative modalità temporali. Negli ultimi decenni, negli USA si sono verificati fino a 5-10 casi all'anno di polio paralitica come conseguenza del vaccino Sabin, praticamente quasi il 100% dei casi di polio paralizzante."

Questo è il panorama attuale, cioè ogni anno 5-10 casi di polio paralitica in tutti gli Stati Uniti, e tutti sono dovuti al vaccino Sabin. Acerra focalizza solo su questo dato, tralasciando completamente il quadro intero. Qual'è il quadro intero? Ce lo spiega Michael B.A. Oldstone nel libro "Viruses, Plagues & History" della Oxford University Press:

"Diversamente da altre malattie virali che nel 20esimo secolo cominciavano a decrescere oppure rimanevano costanti, la poliomielite aumentava. Negli Stati Uniti rovinava vite in epidemie sempre crescenti che raggiungevano il culmine nel 1952, anno in cui si ammalavano quasi 58.000 persone, 21.000 dei quali sviluppavano poliomielite paralitica e più di 3.000 morirono. Nel 1954, un anno prima dell'introduzione del vaccino Salk, più di 38.000 persone si ammalavano.

L'impatto della polio non si sentiva solo negli Stati Uniti ma in tutto il mondo. Erano comuni le epidemie in Asia, Sud America, Europa e altrove. Infatti nei primi anni '50 la poliomielite era la quinta causa di morte dei bambini piccoli svedesi. Ogni estate tutti i genitori e bambini avevano la paura di un'epidemia di polio che avrebbe indiscriminatamente ucciso bambini piccoli e sani e lasciato paralizzati i sopravvissuti (...) Dopo l'introduzione del vaccino Salk i casi precipitavano a 1000 nel 1962, a sotto 100 nel 1972 e a meno di 5 nel 1992. Da allora il virus selvaggio della poliomielite (esistono 3 tipi di virus) non ha più fatto una singola vittima negli Stati Uniti. I pochi casi (5-10) ogni anni sono dovuti al vaccino Sabin."

Per me c'è una bella differenza fra il modo in cui l'informazione dei 5-10 casi annui negli Stati Uniti viene riportato e mi domando seriamente perché Lorenzo Acerra abbia omesso di parlare della situazione prima dell'introduzione del vaccino.

In Italia la situazione della poliomielite prima e dopo l'introduzione del vaccino era:

Prima dell'introduzione della vaccianzione antipolio in Italia si registravano migliaia di casi ogni anno. Nel 1958 sono stati registrati 8.000 casi con centinaia di morti. Dal 1990 al 1999 c'erano solo 12 casi in tutto, tutti dovuto al vaccino con un'incidenza di un caso ogni 450.000 nati (= 1 caso ogni 1,8 milioni di dosi di vaccinazione).

Fonte: http://www.levaccinazioni.it


2.8. Tetano

Avevo già menzionato nell'introduzione che Acerra crede che la tossina tetanica venga prodotta dal virus tetanico.

In realtà è un batterio (Clostridium tetani) che sopravvive in forma di spora nell'ambiente (anche nel tessuto umano) a lungo ed in situazioni estreme. Quando le spore si trovano in un'ambiente ideali (che nel loro caso è uno privo di ossigeno) germinano e si moltiplicano. Durante questo processo producono fra l'altro una potente neurotossina, la tetanospasmina che è una delle tre sostanze più tossiche conosciute. Questa tossina raggiunge attraverso le fibre nervose il sistema nervoso centrale (cioè il cervello) dove comincia la sua micidiale azione.

Ma torniamo al libro:

L'autore ci spiega che la tossina si diffonde per via ematica o per via linfatica al sistema nervoso e che nei casi più gravi gli spasmi muscolare possono portare a morte per paralisi dei muscoli respiratori e cardiaci. Questo è corretto. Ma nella frase successiva giunge alla conclusione sbagliata da un'informazione giusta. Scrive: "Un attacco precedente della malattia non conferisce l'immunità, cioè non si può chiedere al vaccino un'immunità artificiale che prevenga il tetano." A sostegno di questa tesi parla di cavalli superimmunizzati che servono alla produzione del siero antitetanico che si possono vedere morire nei laboratori... naturalmente senza portare le prove per questa affermazione assurda.

Senza approfondire la sua tesi, che è molto diffusa fra gli anti-vaccinisti, che il vaccino non può produrre immunità perché anche la malattia stessa non lo fa, parla ora del vaccino anti-tetanico passivo: "Il siero antitetanico, noto anche come iniezione di gammaglobuline (o vaccino passivo, che è diverso dal vaccino per il tetano) è quello che viene somministrato nel caso di ferite sospette e che conferisce una immunità passiva (ottenuta nel siero di cavallo), passeggera, che dura solo un paio di settimane."

Prima di tutto, il cosiddetto vaccino passivo che contiene gli anticorpi contro il tetano non viene più prodotto dal sangue di cavalli ma da volontari che si fanno ipervaccinare e che quindi producono un eccesso di anticorpi che vengono poi ricavate dal sangue che danno in donazione (come si vede da questo fatto è certamente possibile produrre anticorpi contro la tossina del tetano). Questi anticorpi non conferiscono una vera immunità nel ricevente, ma si fissano alle tossine che sono ancora libere e successivamente vengono eliminati dall'organismo. Quelle che si sono già attaccate ai recettori del sistema nervoso centrale non si possono più togliere da lì e continuano a provocare gli spasmi. Questi anticorpi hanno una vita breve e se il ricevente non viene vaccinato attivamente con l'anatossina tetanica,cioè la tossina a cui è stato tolto il potere tossico, possono riammalarsi di tetano.

La malattia non induce immunità perché viene liberata solo una piccola quantità di tossina. Già una minuscola quantità della tossina è mortale e questo è il motivo per cui non c'è immunità naturale contro il tetano. In altre parole, si sarebbe già morti molto prima che la tossina arriverebbe a quantità abbastanza grandi da stimolare il sistema immunitario a produrre anticorpi. Grazie alla tecnica del vaccino si riesce a indurre un'ottima immunità contro la tetanospasmina.

Dopo la spiegazione che il siero antitetanico conferisce un'immunità passiva e passeggera che dura solo un paio di settimane, l'autore ritiene di aver detto abbastanza sulla malattia. Ora ci informa che la vaccinazione è obbligatoria e poi arriva un titolo che suona interessante: "Cura per il tetano". Cita un' antivaccinista francese (Delarue), che afferma di aver curato malati di tetano con il cloruro di magnesio: "Faccio sciogliere 5 g di cloruro di magnesio in 20 cc di siero fisiologico, sterilizzo il tutto e lo inietto in vena. (...) mentre sto poi lavandomi le mani, il malato moribondo si mette a sedere, decontratto, come resuscitato. La sera gli inietto altri 5 g, 5 g il mattino seguente e 5 g la sera successiva. Il malato è guarito". Poi Acerra cita altri 2 medici che hanno guarito una serie di persone dal tetano, iniettando semplicemente il cloruro di magnesio in vena. Insomma, un urban legend come ce ne sono tante in giro.

Ho chiesto il parere di un medico sul cloruro di magnesio come farmaco contro il tetano e mi ha risposto come segue:

"La terapia con magnesio è una mezza verità (e noi sappiamo che le mezze verità sono spesso grandi bugie). Si usa il solfatodi magnesio nella terapia del tetano ma "non esistono prove a sostegno di qualsiasi intervento terapeutico in casi di tetano" (Thwaites CL, Farrar JJ. Preventing and treating tetanus. BMJ 2003;326;117-118). In altre parole, è possibile trattare il malato di tetano con sali di magnesio, che vengono utilizzati insieme ad altri presidi, ma dobbiamo sottolineare che:

  • non esiste un farmaco che da solo è in grado di guarire dal tetano /LI>
  • il malato di tetano è sempre un paziente in condizioni cliniche critiche, tanto è vero che nei Paesi occidentali viene sempre ricoverato in rianimazione
  • quando il paziente guarisce, ciò è dovuto all’insieme dei trattamenti che vengono messi in atto in un’unità di terapia intensiva
in ogni caso è il solfato di magnesio ad essere utilizzato in terapia, non il cloruro di magnesio = Lancet. 2006 Oct 21;368(9545):1436-43. Purtroppo gli attivisti delle cosiddette "medicine alternative" spacciano il cloruro di magnesio come medicinale universale. Vedi:




2.9. Difterite

L'autore del libro non informa i suoi lettori che la difterite è una malattia pericolosissima e che è costata la vita a un'infinità di persone, prima che il vaccino è stato introdotto e ampiamente usato. Tutto quello che spiega é come segue: "affezione batterica, ormai quasi scomparsa, che era estremamente contagiosa e che si diffondeva con la tosse e gli starnuti delle persone infette. Dopo un periodo di incubazione di 2-5 giorni, i sintomi iniziali includono mal di gola, mal di testa, nausea e febbre alta. Con il progredire della malattia compaiono sulle tonsille e in gola macchie color bianco sporco." QUESTO E' TUTTO QUELLO CHE SPIEGA DELLA MALATTIA!!!

Poi informa che la vaccinazione è obbligatoria dal 6 giugno 1939 e così finisce il secondo capitolo del suo libro.





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