Revisione di libri di anti-vaccinisti


   Capitolo 3

"Istruzioni per l'uso"


3.1. Vaccinazioni infantili: il calendario

Naturalmente l'autore mette ben in evidenza che ci sono vaccinazioni obbligatorie e facoltative come se questo fosse il dato più interessante del calendario vaccinale. Fra le facoltative si legge "influenzale". Ho già spiegato che Lorenzo Acerra scambia il vaccino contro la meningite causata da un batterio dal nome Haemophilus influenzae B(Hib) con quello contro l'influenza (che viene causata da virus). E' un errore veramente imbarazzante che però rispecchia bene l'ignoranza che c'è dietro il movimento degli anti-vaccinisti.


3.2. I passi per una corretta procedura di vaccinazione

Per spiegarci che le vaccinazioni non sono solo una scadenza da rispettare ma qualcosa di più, cita

  1. un decreto/legge del 7 marzo 1940 (!!!) che dice: "Sono esenti dalle vaccinazioni, a giudizio dell'ufficiale sanitario, i bambini deboli, linfatici, gracili, nefritici, affetti da diatesi essudativa, cardiaca ..."

  2. un decreto del 25 maggio 1967 (40 anni fa) che dice "E' temporaneamente sospesa nei confronti dei soggetti che presentano manifestazioni di malattia acuta, febbrile o diarrea"

  3. la legge 51 del 4 febbraio 1966 "La vaccinazione con il metodo Sabin deve essere distanziata di almeno 4 settimane da altra vaccinazione con virus vivo"

Le controindicazioni che nel decreto del 1940 si riferiscono ai vaccini contro il vaiolo (una pericolosa malattia che è stata eradicata da tutto il mondo grazie al vaccino e contro la quale perciò non si vaccina più da più di 30 anni) e la difterite. Oggi la situazione è totalmente cambiata. Le conoscenze mediche non si sono fermate nel 1940 e di conseguenza nel frattempo anche le controindicazioni sono cambiate. Anche la diarrea e un po' di febbre non rappresentano un'ostacolo per la vaccinazione. Si sconsiglia di vaccinare in caso di malattia acuta con febbre alta, ma non perché il vaccino rappresenta un pericolo per il malato. Il motivo è che si potrebbero attribuire i sintomi causati dalla malattia, al vaccino e viceversa.

Per quanto riguarda la raccomandazione di distanziare la vaccinazione SABIN, Acerra ci da la seguente spiegazione: "Infatti è stato da sempre ben noto alla comunità scientifica l'effetto depressivo delle vaccinazioni sui linfociti, particolarmente quella dell'antipolio, con conseguente temporanea incapacità dell'organismo di combattere le infezioni e i virus"

Trovo sempre molto divertente come gli anti-vaccinisti prendono molto sul serio ogni fatto che trovano o che pensano di aver trovato nella letteratura scientifica, se possono usarlo in qualche modo per discreditare i vaccini e le vaccinazioni.

La raccomandazione di distanziare le vaccinazioni di almeno un mese da una vaccinazione che contiene virus vivi attenuati, è ancora oggi valida. Ma il motivo non è quello indicato dall'autore. Questa è semplicemente una balla. La realtà è che i virus attenuati si moltiplicano nell'organismo e il sistema immunitario reagisce come voluto, cioè combatte i virus. Sviluppa non solo cellule di memoria specifiche contro il o i virus in questione ma sono molto attive anche le proteine aspecifiche del sistema immunitario. Questo processo richiede qualche settimana. Quindi se si vaccina in questo periodo c'è il rischio che non si riesce a produrre un'immunità per questo secondo vaccino perché le cellule e proteine che sono in circolazione potrebbero distruggerlo prima che si possa attivare il meccanismo che ha come conseguenza l'immunità. Come si vede dopo un vaccino "vivo" il sistema immunitario non è - come Acerra crede e ci vuole far credere - indifeso e incapace di combattere, ma è particolarmente attivo e forte.

L'autore continua:

"Per il vaccino attivo del tetano, il "New England Journal of Medicine" del 19 gennaio 1984 ha riportato una ricerca in cui si evidenza una temporanea caduta, in ogni soggetto, delle concentrazioni di linfociti T a seguito della vaccinazione. La caduta più rilevante si è avuta il terzo e il quattordicesimo giorno postvaccinale"

Acerra scrive che si tratta di una ricerca. In realtà era solo una lettera, quindi non ha valore scientifico. Anche se fosse vero che in alcune persone c'è una temporanea caduta della concentrazione dei linfociti T a seguito della vaccinazione anti-tetano, non è detto questo abbia delle conseguenze negative sul vaccinato. La malattia dalla quale protegge questo vaccino ha invece conseguenze negative ben conosciute.

Alla fine di questo paragrafo l'autore mette i genitori in guardia: "quindi attenzione quando i pediatri o i medici della AUSL asseriscono che si possa vaccinare comunque, anche se il bambino non sta bene." Insinua che i pediatri siano dei cialtroni e mettono la salute dei bambini in pericolo pur di vaccinarli. In realtà è lui che da informazioni sbagliate.


3.1. 3.3. Comportamento e responsabilità del pediatra

E' giustissimo che il pediatra deve conoscere il bambino che vaccina e tenere conto di ev. controindicazioni ma questo viene già fatto. Acerra consiglia ai genitori addirittura di fare un'anamnesi familiare per vedere se i genitori o uno di loro ha sofferto o sta soffrendo di allergie o ci sono stati casi di reazioni avversi ai vaccini. Questo consiglio non ha nessun fondamento scientifico ma mette i lettori inutilmente in ansia di fronte alle vaccinazioni.

Poi si lamenta che i pediatri che vaccinano, spesso non conoscono bene tutte le controindicazioni dei vaccini. Secondo lui dovrebbe risalire agli studi fatti per l'iter di approvazione dei vaccini. Sarebbe come dire che prima di salire in macchina bisognerebbe risalire a chi ha inventato la ruota. Non è compito del medico ma dello Stato e a livello europeo l'EMEA http://www.emea.europa.eu/ tanto per citarne due. Se il pediatra facesse il lavoro di ricerca richiesto da Acerra non potrebbe più svolgere il suo lavoro di pediatra perché non gli rimarrebbe il tempo.

Scrive: "Il 17 gennaio 2001 il giornale inglese "The London Sunday Herald" riportava che il vaccino triplo MPR (morbillo, parotite, rosolia) fu introdotto in Gran Bretagna avendo effettuato solo uno studio su 3.000 bambini vaccinati, monitorati per sole 3 settimane Già due articoli pubblicati sulla rivista scientifica "Journal Adverse Drug Reaction" avevano criticato il basso livello di verifica prima dell'introduzione in tutta la nazione, ciò anche in vista di studi di Wakefield pubblicati su "The Lancet" (1998) secondo i quali il vaccino triplo causava sindromi intestinali, rettocolite ulcerosa e si correlava ad autismo."

Acerra ci fa credere che quest'accusa sia un dato di fatto. Non ci informa però che si tratta di una falsa accusa. Per chi sa l'inglese, qui si può leggere la reazione del "Department of Health e del MCA" a questa accusa:Risposta alle accuse di Wakefield e Fletcher (E' un file pdf.)

Per quanto riguarda lo studio di Wakefield ci sarebbe molto da dire. Il sostanza, Wakefield aveva omesso di dichiarare che aveva ricevuto ca. 400.000 £ (ca. 760.000 €)da avvocati che avevano intenzione di difendere genitori di bambini autistici per ottenere un riconoscimento di danno da vaccino. Wakefield cominciava già 2 anni prima della pubblicazione della ricerca su Lancet lavorare con questi avvocati. L'avv. Barr cercava attivamente altri genitori di bambini autistici che sospettavano che la malattia potesse essere stata causata dal vaccino MPR. In totale sono stati pagati ca. 5,3 milioni di Euro a vari ricercatori che hanno firmato lo studio in questione e a uno der revisori della ricerca di Wakefield prima della pubblicazione. La lista esatta della distribuzione di questi soli si è qui: www.timesonline.co.uk/article/0,,2087-2524335,00.html La ricerca è di pessima qualità perché si basa solo su pochi bambini (12 di cui in 8 avevano trovato il virus del morbillo nell'intestino) 5 degli 8 bambini erano proprio di questi genitori. Mancava anche un gruppo di controllo. Inoltre i bambini erano sottoposti a test rischiosi che non sarebbero mai stati approvati da nessuna commissione etica. Inoltre Wakefield aveva richiesto dei brevetti per vaccini singoli contro morbillo parotite e rosolia. Quindi aveva un secondo conflitto d'interesse.

Quando sono venuti alla luce tutti questi fatti, 11 die 13 autori della ricerca se ne sono pubblicamente distanziati ((Lancet 2004; 363: 750).

Per tornare a Lorenzo Acerra, questo è un'altro esempio di come gli anti-vaccinisti citano la letteratura scientifica. Una ricerca basata su 12 bambini, senza gruppo di controllo, basta per affermare che il vaccino MPR causa l'autismo. Tutte le altre ricerche di alta qualità che si basa su migliaia di bambini vengono completamente ignorate. Ancora oggi si può leggere in tutti i siti di anti-vaccinisti che l'autismo è un danno da vaccino nonostante che questò non corrisponde alla verità.

L'autore ci dice che con la farmacovigilanza attiva il numero di effetti collaterali sarebbero da 5 a 10 volte superiori a quello che viene riportato con quella passiva. Cito da un documento molto interessante del Centro Nazionale di Epidemiologia:

"Confronto tra sistemi di farmacovigilanza passiva e sorveglianza attiva.

I sistemi di farmacovigilanza in vigore in Italia e in altri paesi sono definiti sistemi passivi. In questi sistemi, viene richiesto ai medici e agli altri operatori sanitari di segnalare i sospetti eventi avversi a farmaci, inclusi i vaccini. Questi sistemi di sorveglianza passiva solitamente sottostimano reazioni di scarsa gravità (in quanto se sono già note e previste nei fogli illustrativi non vengono di solito segnalate), ma sono in grado di identificare gli eventi più importanti (ad esempio le reazioni anafilattiche).

Nei sistemi di sorveglianza attiva, invece, una certa quota della popolazione, viene seguita attivamente nel tempo per identificare dati di interesse sanitario, come i vaccini somministrati, le visite ambulatoriali, i ricoveri ospedalieri, etc. Si tratta di sistemi più sensibili, che vengono utilizzati quando si effettuano gli studi che precedono l’autorizzazione alla vendita di un nuovo vaccino, o se si vuole verificare una certa ipotesi tra l’associazione causale tra la vaccinazione ed un evento avverso, come riportato sopra. Questi due sistemi, quindi, sono tra loro complementari, perché il primo serve a far emergere eventuali eventi inattesi, mentre i secondi servono a verificare che tra questi eventi e le vaccinazioni esista realmente un nesso di causa-effetto."

La farmacovigilanza passiva ha una funzione ben definita e purtroppo anche i suoi limiti.

I dati raccolti si chiamano eventi avversi e dev'essere ancora accertato se sono causati dal vaccino o se l'unica relazione con il vaccino è quella temporale. Non sono "effetti collaterali" come li chiama Lorenzo Acerra. Nell'ultima frase di questo paragrafo critica anche il fatto che sia lo Stato a dirigere il processo di riconoscimento dei danni.


3.4. Contenuto dei vaccini

Per prevenire reazioni da vaccino Acerra consiglia ai genitori

  1. di verificare con il medico su quale substrato il vaccino è stato "allevato"
  2. e se il vaccino contiene timerosal, alluminio, ammonio solfato, antibiotici, beta-propiolattone, fenoli, tributilfosfato, anfotericina
Cito dal documento "VACCINAZIONI: LE RISPOSTE AI DUBBI PIU' COMUNI DEI GENITORI" del NIV

Nessuno studio ha mai dimostrato che gli additivi (adiuvanti e conservanti) alle dosi contenute nei vaccini possano determinare problemi di tossicità.

Attualmente è possibile vaccinare usando prodotti che non contengono thiomersal (e che quindi non contengono mercurio). L'alluminio invece non è eliminabile dai vaccini che attualmente lo contengono (tutti meno l'antipolio, l'antihaemophilus e morbillo-parotite-rosolia) perché gioca un ruolo fondamentale nella risposta immunitaria (senza l'alluminio l'efficacia di alcuni vaccini sarebbe fortemente ridotta);il contenuto di alluminio nei vaccini è dell'ordine di alcuni mg (precisamente varia a seconda del prodotto da 0.25 a 2.5 mg). L'Organizzazione Mondiale della Sanità (World Health Organization 1997c) afferma che nella popolazione generale non esiste alcun rischio sanitario in relazione all'assunzione di alluminio con i farmaci e con l'alimentazione (ogni giorno ingeriamo con il cibo dai 5 ai 20 mg di alluminio, che è contenuto soprattutto nei vegetali; parte della quantità di alluminio ingerita va in circolo e viene eliminata per via renale); la tossicità da alluminio è riscontrabile solo nei lavoratori professionalmente esposti e in alcuni pazienti affetti da insufficienza renale cronica i quali, a causa della loro malattia, non riescono ad eliminare l'alluminio per mezzo dei reni.

Acerra spiega che reazione anafilattiche possono verificarsi in presenza delle seguenti condizioni:

  • bambini allergici alle proteine dell'uovo
  • ipersensibilità alla neomicina o altri antibiotici contenuti nei vaccini
  • ipersensibilità a timerosal o mercurio contenuto nei vaccini
  • ipersensibilità alla formaldeide contenuta nei vaccini
  • ipersensibilità all'alluminio contenuto nei vaccini

Questi consigli servono solo a mettere i genitori in ansia ma non hanno molto senso. I medici che vaccinano conoscono le verecontroindicazioni, al contrario di Acerra.

L'autore prosegue con il tema "mercurio nei vaccini". Ci informa che la Commissione governativa USA per la Valutazione delle Vaccinazioni ha discusso durante una riunione del 21 e 22 giugno ad Atlanta due(!) studi i soli esistenti (sic) che valutano i livelli di mercurio nei neonati dopo l'esposizione al mercurio dei vaccini.




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